Il fuoripista non è la prima attività sportiva che si associa ad una persona anziana… Tuttavia la preparazione atletica sempre migliore, una ottima alimentazione, un ottimo stato di salute generale ed l’evoluzione tecnologica dei materiali fanno sì che il freeride sia alla portata di molti “silver” soprattutto quando la qualità della neve è “giusta” ovvero polverosa e leggera.
Il fuoripista della Forcella Pordoi è uno tra i più famosi e frequentati itinerari freeride delle Dolomiti. Il grande canalone che taglia in due le alti pareti del Sass Pordoi (gruppo del Sella) è un’immagine iconica delle Dolomiti che ogni anno dopo le prime grandi nevicate viene tracciato da centinaia di sciatori al giorno.
Usciti dalla stazione di monte della Funivia del Sass Pordoi ci si dirige verso la Forcella Pordoi seguendo gli alti “omini di sasso” che segnano il percorso da seguire.
Raggiunta la Forcella (attenzione alle alte cornici di neve che spesso si formano) sotto gli sci si presenta il tratto più pendente, stretto e difficile. Questa prima parte va percorsa con attenzione poiché ci possono essere dei sassi affioranti coperti dalla neve solo per pochi centimetri.
Superato il primo ripido pendio la sciata diventa più rilassata e facile. Senza un percorso obbligato si torna alla partenza della funivia sciando ampi prati costellati da enormi blocchi di roccia.
Una discesa che non va sottovalutata soprattutto quando la neve è già molto tracciata o, peggio, crostosa. Magnifica e piuttosto facile invece quando si riesce a trovare la neve polverosa e sotto ai piedi si hanno gli sci giusti (larghi e con rocker). Buone sciate.