Attenzione:
- questo itinerario seppur segnalato sulle cartine e in un certo senso “controllato” è pur sempre un percorso di fuoripista in al montagna, su neve non battuta e non preparata;
- le pendenze soprattutto nella parte iniziale sono molto elevate ed una caduta potrebbe causare infortuni;
- adatto solo a chi ha un’ottima preparazione fisica, possiede ottime capacità sciistiche;
- obbligatorio presentarsi al cancelletto di partenza con pala, artva e sonda.
Dopo questa doverosa premessa passiamo a descrivere il fuoripista del Col Margherita, un’attività che rappresenta uno dei massimi traguardi a cui può ambire una persona anziana ancora in forma, piena di energie e desiderosa di provare qualcosa speciale e adrenalinico.
Oltre ad una ottima capacità sciistica e ad una notevole esperienza di sci in fuoripista sono necessari dei materiali adeguati (sci larghi al centro e magari rockerati) e, soprattutto è fondamentale scegliere il momento giusto, quello con la qualità della neve migliore.
La parete Nord del Col Margherita non può di certo essere “la prima uscita fuoripista della vita” ma va affrontata solamente se si conosce bene come ci si muove nella neve non battuta dai gatti delle nevi.
Si sale ai circa 2500 m slm del Col Margherita tramite la funivia che parte dal Passo San Pellegrino oppure con la seggiovia Lago Cavia – Col Margherita per chi arriva da Falcade.
Usciti dalla funivia se i responsabili della sicurezza hanno ritenuto la neve stabile e sicura, a fianco della stazione di monte, si trova un cancello composto da un telaio. In questo telaio è inserito un dispositivo che controlla il corretto funzionamento (e quindi l’accensione) del dispositivo artva (Apparecchio di Ricerca dei Travolti in VAlanga).
Le prime decine di metri sono le più esposte ed emozionanti. Sulla destra della stretta traccia battuta da seguire ci sono pendii estremamente ripidi.
La traccia iniziale porta ai primi pendii aperti, ripidi e spesso molto tracciati e pertanto con una neve molto difficile.
Dopo aver superato l’ingresso inizia la parte “sciabile” dell’itinerario.
L’itinerario è segnato da dei paletti arancioni.
Dopo i primi ripidi pendi la traccia piega verso destra e attraversando un bellissimo bosco con spazio per tracciare torna alla partenza della funivia.
I silver, le persone di una certa età ancora cariche di energia e con un buon allenamento, troveranno pane per i loro denti con questa discesa. Importante è trovare la neve giusta quindi essere sul posto al momento giusto (e questo i silver se lo possono generalmente permettere). Buona sciata.