La facile escursione che da Malga Ciàuta porta al Rifugio Venezia è ideale per ammirare il colosso del Pelmo. Anche i più anziani, purché un po’ allenati, possono godersi la salita ai piedi del “trono del Padreterno” a patto di prestare particolare attenzione ai numerosi tratti con fango particolarmente scivolosi.
La Ciàuta è una grande ed ampia piana immersa nelle foreste del Cadore ricca di pascoli che in estate sono “abitati” da simpatiche mucche.
La parte forse più “delicata” dell’escursione è quella che precede l’escursione stessa. Per raggiungere in auto Malga Ciàuta (1552 m slm, Comune di Vodo di Cadore) è necessario salire una stradina che per diversi km corre stretta e tortuosa nei boschi.
Se si incontrano altre auto è bene prestare molta attenzione. In alta stagione il traffico è regolamentato: in alcuni orari si può solo salire in altri orari solo scendere.
Il panorama da Malga Ciàuta sull’Antelao e sul vicino Sorapis è impareggiabile!
I gestori ed il personale di Malga Ciàuta sono gentilissimi e molto simpatici. Sarà un piacere fermarsi per un caffè al mattino e, soprattutto, per pranzo o per una fetta di torna al ritorno.
La salita al Rifugio Venezia A. de Luca dalla Malga Ciàuta non è difficile. L’escursione inizia sviluppandosi per una strada forestale nel bosco che parte a bassa pendenza e si “impenna” prima di sbucare nei pascoli del Pian de la Palù.
Dal Pian de la Palù iniziano ad apparire le prime “pozzanghere” di acqua e fango. Tutta l’escursione, soprattutto nelle estati più piovose si sviluppa in un terreno ricchissimo di acqua e quindi anche di tratti in cui a far da padrone è il fango.
Sicuramente non tornerete a casa con le scarpe pulite. Ma quello a cui dovete prestare più attenzione soprattutto in discesa è di non scivolare! Piuttosto che rischiare di farvi male mettete in conto di inzuppare scarpe e vestiti di fango.
Superato il Pian de la Palù, il sentiero torna a prender quota attraversando i Ciampe de Najaron. Seguendo sempre il sentiero 475 si continua a salire finché si giunge sotto alle pareti mastodontiche del Pelmo e si scorge il Rifugio Venezia.
Con un’ultima piccola fatica si raggiunge il panoramico Passo di Rutorto e con un ultimo breve “strappo” si raggiunge il caldo e accogliente Rifugio Venezia a 1946 m slm.
Il ritorno avviene per la via di salita. Vale la pena ribadire che a causa dei tratti fangosi e molto scivolosi, la discesa verso Malga Ciàuta va affrontata con estrema cautela.
In inverno, invece di usare la macchina si può salire a Malga Ciàuta (aperta anche in alta stagione invernale) grazie a una bellissima passeggiata da fare con le ciaspole.
Galleria fotografica